Mar - Marzo 31, 2009

Radici


Per chi stenta a capire perche' mi scrivo cosi.



Nel testo di questo brano-cartolina sulla vita della mia generazione ad Olbia, ci sono molti riferimenti alla mia esperienza di vita olbiese. Con molte delle cose cantate ho avuto a che fare direttamente, alcune le ho fatte proprio io, di altre ne ho fatto parte. Quelle che avanzano sono parte del mio sangue e le ho nel cuore e sulla pelle.
Grazie a chi l'ha realizzato.

Per chi e' ''continentale:
Sgioltu io ballo alla ''Scrock= Quanto sei poco ''sciolto'', cool, io ballo come ballano quelli della ''compagnia Scrock'' che sono cool.
Ci vieni al club = verresti al nostro club. Club: di solito una casetta monolocale a pianterreno o cantina, restaurata da un gruppo di amici, al fine di creare un luogo dove ritrovarsi per fare tutto quello che un ragazzo o una ragazza a casa non poteva fare perche' le nostre case non erano mai libere, visto che le condividevamo spesso con bisnonni, nonni, zii e molti ma molti fratelli. Spesso detto clebbino. Alcuni erano mitici e ci ho bevuto i miei primi ''uischi'' e ascoltato il miglior funky. Ho conosciuto in quei posti James Brown, BT Express, Blackbyrds, Hendrix e robina cosi. In realta' servivano per fare sesso.
Alle 5 al Parco (ecc): = erano le discoteche, club, night in voga ai tempi. I numeri indicano che ognuno di loro era deputato ad una frequaentazione secondo orario, pomeridiano, serale ecc.
Tutt'uno e'..= espressione per dire ''non c'e' paragone.
A sa Clash = mododidire inventato da noi ragazzi per definire un modo di fare alternativo, comunque figo, cool. Da The Clash. Che chiaramente mandavo nelle radio che verranno elencate nei versi seguenti.
Versi sulle ''modifiche'' ai motorini.
ritornello: Cess = Gesu'!; Ajo' = Let's go, andiamo; Millo mi = eccolo, guardalo la', ecco che succede, ora; Uaji uaji = oh mamma mia, wow, accipicchia ecc
verso dedicato ai motorini in voga tra i ragazzi olbiesi nei fine '70: Caballero, Fantic Motor (io avevo un ''fanticchino'')
Io uso il Brut, io il Morris, io il Patchiuli: profumi in voga ai tempi. I primi due per quelli chic, il patchiuli per gli anti, o ''droghini'
Su pagu friddu = fa un sacco freddo. Notare che nello slang olbiese, tutto cio' che e' ''molto'' diventa ''poco o pogu''. Pogu mannu! = e' molto grande!
Metto il Loden = indosso il Loden. Il loden era un cappotto di loden verde, nel periodo maxi, sotto le ginocchia. Per i figli di papa'. Essendo sardi, tutti dalle gambe corte. Risultato pessimo quindi.
Ci vediamo da Mines e te ne stai facendo 2 vasche! = Mines era un negozio di abbigliamento ''trendy'' nell'angolo dove ai tempi c'era il punto di incontro di tutti noi ragazzi. C'era vicino il Bar Muzzetto e i suoi tavolini. Davanti il bar Zanto', All'angolo con Mines l'ingresso al Capricorno, dove ho iniziato a fare il dj. Dalla parte opposta i muretti di recinzione del caseggiato scolastico sulle cui scalette si facevano: limonate, sfide con i tappi, spettacolini comici, suonate, canne. Farsi le vasche = andare su e giu' per il corso. La vasca classica andava dal punto-capolinea Mines al punto capolinea Piazzetta.
I versi sui film si riferiscono ai film di successo allora, l'Astra e ''Olbia erano i 2 cinema della citta'.
Pittulongu, Bados ecc sono le spiagge storiche di Olbia.

Asco', tracia = dammi retta, vattene
A imbaddinu = Da rincoglionirti
Aminculo e fruscia = lo prendi nel culo e fischi
Ciocciamela = succhiamela
Nasu = (naso) Cazzo
A caru pure = e mi rompi pure? E ci mancherebbe altro..
Gua' che ti scarascio = occhio che tei sputo = Stai attento a te
Inte' inte' = senti senti..
Pruddi, pruddori, sugo = paura? Ti stai cagando sotto dalla paura? Paura?
Se non mi puoi vedere un occhio te ne levi = se ti sto antipatico, se non mi puoi vedere, cavati un occhio = accecati
Seguono versi sui palloni da calcio e sui campetti dove si giocava. Il Nespoli e' lo ''stadio '' di Olbia. Evento fu quando ci misero l'erba.
A mi chi intrarese = mi fai entrare?
Cando iddi shh noishi shh = quando loro attaccano noi difendiamo, quando loro si difendono noi attacchiamo. Strategia tattica dell'allenatore ''Palleddu'' storico mister dell'Olbia calcio di serie D.
Giagnoni e' di Olbia ecc = storici calciatori di serie A (cugino di mamma mia. Da ragazzino giocavano con palloni di stracci sotto le finestre di casa di mia bisnonna, in Santa Croce, piazzetta della chiesa San Paolo)
Sa paga podda = la poca bastonata = quanto gliele abbiamo suonate. vedi concetto del poco vs molto di cui sopra.
Prima della sigla non si balla pastore! = non si balla prima della sigla del dj, burino. Ebbene si', i dj set aprivano con la sigla del locale.
Radio Centrale, RTO, Radio Olbia: La prima radio privata fu Radio Olbia, ci esordii nel novembre del '74. Dopo poco apri' Radio Tele Olbia. I furiusciti e ribelli di queste 2 prime radio fondarono Radio Centrale, proprio sopra il ''capolinea delle vasche'' Mines. Io ne sono stato orgoglioso fondatore e speaker di riferimento. La migliore mai sentita in Gallura. Poco bella era?!?
Segue elenco di negozi di dischi.
Gavione = melina
Ciappino = pippa
Gioco a palmo e tusci, fala fala, a li gaballi longhi = giochi di ragazzi. Il fala fala con figurine Panini, si vincevano le figurine facendo calare dall'alto di un muro una figurina che doveva planare su un'altra. Li Gaballi longhi si giocava a squadre. Una si disponeva in trenino a 90 gradi contro un muro, l 'altra ci saltava sopra uno per uno dando colpi piu' forte possibile sulle schiene dell'altra. Vinceva chi resisteva il peso dell'altra squadra sulle schiene. Bho??Nell'elenco che segue il gioco che merita e' il Cirimbella: praticamente il baseball giocato pero' con una paletta di legno e un fuso di legno.
Cristalli e piattarini = biglie e tappi di bottiglia
Pampana = campana
La bella cioana = la bella ragazza
Fizzu e cale sese? = come ti chiami? Chi e' tuo padre? Di chi sei figlio?

Per il resto e' meglio che andiate a Olbia.
Vale.
Lampu!
Sgioltu!

Pubblicato alle 05:06 p.    

Sab - Marzo 28, 2009

E IO PAGO.


0,99 dollari addio. iTunes alza i prezzi.




Il ritorno degli ingordi. Le case discografiche sul mercato digitale vogliono guadagnare come quando ci prendevano per il culo nei decenni della vacche grasse del loro spaccio discografico. E allora iTunes alza i prezzi dei brani ''hot'' e abbasa quello dei brani dei ''dischi polvere''. Poi dice che uno non dovrebbe scaricare da dove costan zero.
E brave le case discografiche, e bravi i manager e bravi gli ''artisti'' e bravi iTunes e bravi tutti.
'mbecilli.
Vabbe'. cassette anyone?

Pubblicato alle 07:46 p.    

Sab - Marzo 21, 2009

SXSW 2009 episode 5


Come ogni anno in diretta da Austin l'amico Cifra etc etc.



Niente. Tripletta!
(che basta co 'sti ''new black'' dell'indie)

Metallica (secret gig)
Devo
New York Dolls

Spot celebrities all'uscita della lezione di Little Steven, l'organizzatore di Woodstock, Michael Lang, che sembrava suo figlio per come se li porta bene. Gli anni e tutto il resto.

Ci sentiamo su Milano.

Pubblicato alle 10:16 p.    

Ven - Marzo 20, 2009

SXSW 2009 episode 4.


Come ogni anno in diretta da Austin l'amico Cifra etc etc.



Segnali chiarissimi dai "panels" di ieri. La sintesi e': le case discografiche sono una cosa del passato. Le abbiamo messe da parte ed ora ce la vediamo tra di noi. All'incontro sulla "Storia delle indie labels inglesi", grandi personaggi che hanno scritto la appassionante storia del mondo "indie" raccontavano aneddoti come se tutto fosse finito. Intanto i piu' influenti bloggers d'America erano riuniti in una sala strapiena per l'incontro "Bloggers are now in charge", con artisti e managers che disperatamente chiedevano "Come possiamo fare perche' voi parliate di noi?". Stessa scena succedeva nella sala in cui le maggiori "supervisors" musicali del mondo televisivo, tutte donne, spiegavano come si fa a piazzare un pezzo in "Grey's anatomy" o nella colonna sonora di "Twilight" arrrivando direttamente a loro, senza filtri. Questa, oggi, e' la piu' efficace promozione della musica. Essere sui blog, nei film, nelle pubblicita' e nelle serie tv. Gli accordi fatti dai Pearl Jam con "Cold case" e dai No Doubt con "Gossip Girl" ne sono l'esempio piu' chiaro. Il titolo piu' emblematico, tra le conferenze di ieri, sulla realta' post-discografica che stiamo vivendo era "Fare un accordo a 360 con te stesso".
 
Quincy Jones, il "Keynote speaker" del SXSW, ha tenuto un appassionante discorso andato ben oltre l'orario previsto, raccontando tutta la sua vita e 60 anni nel music business, dall'infanzia nel ghetto di Chicago all'amicizia con i maggiori musicisti della storia. "We don't make friends. We discover them". Ha detto che lo strumento musicale che ha rivoluzionato la storia e' stato il basso elettrico Fender, e si e' capita la sua natura di businessman attentissimo all'aspetto economico del suo lavoro. Infatti alla fine spronava la platea a "trovare insieme nuove forme di ccompensazione per il lavoro dei musicisti", e per questo si e' autocandidato al ruolo di "Segretario delle arti" presso l'amministrazione Obama. Come dire: adesso che ce l'abbiamo fatta a mandare Obama alla Casa Bianca, lavoriamoci insieme. Per questo ha lanciato una petizione online che raccoglie firme sulla sua candidatura.

Ed ora un veloce riassunto dei concerti visti ieri sera.

Afterhours: non ci vediamo mai a Milano, ma e' la seconda volta che succede ad Austin in 2 anni. Sempre bravi e "giusti" in una manifestazione del genere. Dopo Sanremo, un provvidenziale bagno nella realta' rock vera.
Meat Puppets: sconvolti ed acidi come ai veccchi tempi, molto in forma.
A Cassic Education, italiani, ottimi.
N.A.S.A.: ovvero la fine del turntablism perso in un gorgo tamarro.
Aqualung: sempre bravo e mesto, ma gli manda un centesimo per fare un dollaro.
Andrew Bird : carismatico, poetico, intenso, ha incantato la platea di Stubb's con uno di quei concerti di cui si parlera'. Forse uno dei momenti migliori di quest'anno.
Amanda Palmer: chanteuse di Boston bravissima e accolta da ovazioni nella strapiena chiesa presbiteriana.
Rye Rye: diciottenne, la nuova Santogold, che era la nuova M.I.A., che era la nuova Neneh Cherry.
E per finire un incredibile concerto dei Primal Scream, che gia' dal modo in cui sono saliti sul palco del Cedar Street Courtyard a mezzanotte e mezza hanno fatto capire che erano li' per spaccare il culo, e hanno dato una lezione a tutti. Inaspettati e straordinari, con la grinta dei vecchi tempi.
 
A piu' ''sotto'' per l'intensa "schedule" di stasera.

Sara' la serata dei Devo.
Tutto il resto dei movimenti circolera' attorno al loro concerto di mezzanotte alla Austin Music Hall. Per vedere loro ci dovremo sorbire probabilmente anche Tricky, che suona appena prima. Ma prima e dopo cercheremo di vedere qualcuno tra questi:
 
Late of the pier
Dinosaur Jr.
Asher Roth
Kid Sister
Melissa Auf Der Maur
Crystal Stilts (persi ieri)
Black Lips (pure)
Asobi Seksu
The Felice Brothers
The bird and the bee
Glasvegas
The Black Box Revelation
The Hold Steady
Sorry Ok yes (italliani)
New York Dolls ( loro!)
Dj Shadow
Carlene Carter
Ben Harper
 
Ah, e gira voce del secret gig dei Metallica. Quello dei Jane's Addiction e' stato ieri notte alla festa di Playboy (mica scemi), e deve essercene stato anche uno di Kanye West da qualche parte, o almeno cosi' gira voce.
 
Ah, a proposito della fine della discografia. Il secret gig dei Metallica sapete chi l'ha organizzato? Quelli che in questo periodo stanno facendo guadagnare una barca di soldi ai Metallica. Chi? La Universal? Live Nation? Macche'. La Activision, cioe' la casa produttrice di "Guitar Hero Metallica".
Got it?

A domani.

Pubblicato alle 11:48 p.    

Gio - Marzo 19, 2009

SXSW 2009 episode 3.


Come ogni anno in diretta da Austin l'amico Cifra etc etc.



Si viene qui soprattutto per scoprire le nuove bands e gli artisti che potenzialmente avranno successo nel futuro.
Nel giro di 5 anni abbiamo visto nascere sugli striminziti palcoscenici dei club di Austin le carriere di Franz Ferdinand, Arctic Monkeys, Amy Winehouse, e l'anno scorso e' stata la volta di MGMT (ndr. subito messi su JEEP), Santogold, Vampire Weekend, Duffy, Fleet Foxes.
 
Ieri sera, tra i 10 concerti che siamo riusciti a vedere, almeno 4 sono nomi che potranno dire qualcosa di importante nel 2009. Janelle Monae e' talmente una "protege'" degli Outkast da esserne la copia conforme, e da generare tra il pubblico del suo show a Stubb's la convinzione che il chitarrista fosse Andre' 3000 (non era). Comunque si muove benissimo, e- sfrontata al punto giusto e ha una voce pazzesca. Temper Trap, australiani, potrebbero essere i Tv On The Radio dell'immediato futuro. Clamorosi gli scozzesi Dananananaykroyd, giovanissimi "screamo" con 2 cantanti, uno dei quali e' anche seconddo batterista, che mettono in scena uno show ipercinetico perfetto per i teenagers alterna, ed infine School Of Seven Bells, di Brooklyn, punta di diamante della tradizionale serata al Buffalo Billiards sponsorizzata da radio KCRW (una garanzia), dove l'anno scorso avevamo scoperto i Ting Tings. School Of Seven Bells sono l'anello di congiunzione tra Cocteau Twins e Bangles. Atmosfere 4AD con basi elettroniche e melodie accessibili, una cantante che sia nella voce che nell'aspetto ricorda Susanna Hoffs, e una tastierista corista un po' Cristina Scabbia ("This Mortal Lacuna Coil"?). Piu' un chitarrista ciuffone che suona piegato in 2 come Ciccio dei Radiohead e del quale, si mormora, The Edge abbia recentemente tessuto le lodi. In Itaalia potrebbero funzionare, perche' le ragazze carine che cantano cose tristi da noi hanno sempre avuto il loro spazio.
 
Oltre ai sopracitati, ieri sera abbiamo visto Ladyhawke (pezzi carini ma presenza deludente), Boyz Noise, di cui tanto si parla nel mondo dance, ma che in fondo fa quello che 20 anni fa chiamavamo "acid house" e nulla piu', il maturo Dan Auerbach, con piglio da veterano, la dolce Laura Marling, bionda e pigolante Joan Baez dei nostri giorni, e per finire una tradizionale "country revue" con la band di Billy Bob Thornton, che siamo andati a vedere per rendere omaggio a colui il quale per anni hantenuto altissima la bandiera di noi ultraquarantenni secchi e pelati, sposando Angelina Jolie. Massimo rispetto a lui. 
 
Nel pomeriggio, il dibattito sulle "Annoying things" che fanno le band era centrato sulle regole per andare d'accordo tra le giovani band e i clubs dove suonano. Cose piccole, tipo, non fate una guest list troppo lunga, non dite che vengono a vedervi 100 paganti quando sono 10, imparaate a scaricare il furgone ordinatamente. Insomma, la "long tail" si vede anche da questo. Ormai anche a livello ufficiale di "panel" del SXSW si parla di minuzie, e di guadagni di decine di dollari, non di milioni. Proprio nel giorno in cui il CEO di Terra Firma Guy Hands si dimette a causa del fallimento ddella acquisizione della EMI, della discografia qui pare non ci sia traccia. Le questioni sono altre, ormai. Il SXSW rappresenta chiaramente la realta' post-discografica della musica pop.
 
Jarvis Cocker ha tenuto una esilarante ed istruttiva conferenza sul ruolo dei testi nelle canzoni, con esempi fantastici, dissezionando testi di canzoni come Louie Louie, Heroes e I am the Walrus con piglio da vero professore di Oxford.
 
Oggi parlera' l'ospite d'onore del SXSW, Quincy Jones, e piu' tardi i Devo. Prima di loro, incontri interessanti come quello sul potere dei Bloggers e su "Placing your music in film and tv" (ndr. pare che abbiano detto le cose che noi diciamo da tempo sul tema, quindi potevamo eseerci pure noi di MOD, ci dice Cif. via sms. Solo che in USA i Music supervisor come noi sono tutte piu' bone di quelli di Mod. Ecco perche', forse, gli danno retta.) . Se si pensa che i Pearl Jam, per la ripubblicazione di "Ten", hanno fatto un accordo con il telefilm "Cold Case" che in due puntate includera' ben 16 loro canzoni, si capisce quanto questo sia ormai il veicolo chiave per promuovere la musica.
 
Per stasera si mormora di un secret gig dei Jane's Addiction, ma per il programma della serata leggete sotto.
 
That's it for now, but appunto..
Come al solito, in mezzo a tanti nuovi virgulti, non mancano le vecchiazze. Stasera, volendo, ci si puo' districare tra concerti di veterani che vanno dai Meat Puppets a Tori Amos, da Peter Murphy ai Bar-Kays, dai Primal Scream ai That Petrol Emotion, fino al nuovo progetto di Gordon Gano dei Violent Femmes e a quello di Ben Harper, che con i suoi Relentless Seven chiudera' le danze da Stubb's. Se invece si vuole rimanere sul crinale dei new talents, ecco una prima selezione di possibili mete per la serata, attraverso il delirio di Sixth Street e dintorni:
Elvis Perkins (figlio di Anthony Perkins)
Cold War Kids
M Ward
Gomez
Andrew Bird
N.A.S.A.
Black Lips
Rye Rye
Kid Cudi
Ida Maria (saltata ieri sera)
Vetiver
Blitzen Trapper
A Classic Education (italiani)
Crystal Stilts
Chairlift
K'naan
Little Boots
per non parlare di Peter Bjorn & John, The Von Bondies, Aqualung e Alice Russell, che suonano praticamente ogni sera in posti diversi.
E sempre parlando di crisi economica e discografica: ieri notte abbiamo notato come a distanza di un anno i posti dove si fa entertainment ad Austin non solo non abbiano chiuso, ma si siano moltiplicati. Nuove venues, clubs, ristoranti, locali rinnovati. Ormai non credo si possa piu' dire quanti concerti in quanti posti ospiti il SXSW. L'anno scorso le venues erano piu' di 80 e i concerti 1800 circa. Secondo me quest'anno siamo vicini ai 2000.
La faccenda e' sempre quella e sempre piu' chiara: la "long tail" teorizzata da Chris Anderson e' una realta' tangibile. Tante cose piccole in tanti posti piccoli per poca gente alla volta e' uguale a tantissima gente che gira, consuma, spende poco ma fa girare l'economia. Non e' un caso che qui al SXSW proprio Chris Anderson sia intervenuto giorni fa nella parte "interactive" del festival a presentare il libro 'Free: The future of a radical price", nel quale, facendo l'esempio della Gillette che regalava i rasoi per vendere le lamette, prefigura un futuro in cui si regalera' 99 per vendere 1.
See you tomorrow.

Pubblicato alle 11:34 p.    

Mer - Marzo 18, 2009

SXSW 2009 episode 2


Come ogni anno in diretta da Austin l'amico Cifra ci aggiorna sulla manifestazione musicale piu' importante



Oh, mamma. Quanta roba. Tutta insieme. E tutto in posti diversi.Insomma, noi un piano di azione ce lo siamo fatti, per stasera. Sono 25 concerti tra le 20 e le 2. Impossibile vederli tutti. E poi non sappiamo ancora se ci saranno code piu' o meno lunghe. Sicuro gruppi come Glasvegas e Dedemberists necessitano di un appostamento di almeno mezz'ora per entrare. Piu' o meno potrebbe essere cosi', con tanto di orari di inizio:

20: Les Fauves (italiani, di Modena)
20: Janelle Monae
21: Ladyhawke
20.45: Damien Lazarus
21: We are standard (spagnoli)
21: M Ward
21,30: Pete Tong
22: Department of Eagles
22: Boyz Noise
22: The Temper Trap
22.45: Dan Auerbach
22.45: Peter Bjorn & John
23: Laura Marling
23: Jay Jay Pistolet
23.30: Juliette Lewis & The New Romantiques
23.30: Danananaykroyd
23.30: Deadmau5
23.45: Glasvegas
00: Eli Paperboy Reed
00: Aqualung
00: The Decemberists
00.45: Booka Shade
01: Billy Bob Thorton
01: Shout out out out out
01: Fastball

La parte delle conferenze comincia a mezzogiorno con l'interessante dibattito "Annoying things that bands do", ma il piatto forte del pomeriggio sara' "Saying the unsayable with Jarvis Cocker", in cui sembra che il leader dei Pulp discettera' sul significato della canzone, o roba del genere.

A domani.
Cif.

Pubblicato alle 10:28 p.    

SXSW 2009


Come ogni anno in diretta da Austin l'amico Cifra ci aggiorna sulla manifestazione musicale piu' importante



Immaginavo che quest'anno al SXSW si sarebbe vista la crisi. Sentivo di gente che rinunciava a venire ad Austin per l'appuntamento annuale con la piu' importante conferenza musicale del mondo, la South By Southwest Music Conference and Festival, e la sensazione era che avremmo visto una edizione sottotono.

Invece, ieri sera, appena arrivato dopo 22 ore di viaggio, prima di schiantarmi a letto ho rispettato il solito rituale andando a prendermi un buonissimo hot dog vegano al chioschetto su Red River Street. Come mi sono affacciato su Sixth Street sono stato investito da un fragoroso ed allegro rumore di musica, folla e divertimento. Complice il festeggiamento di St.Patrick's Day, che ormai si celebra piu' negli USA che in Irlanda, la via centrale dell'entertainmet di Austin, chiusa al traffico, pullulava di ragazzi e ragazze vestite di verde e da ogni locale usciva musica, bands agli angoli, nei bar, dappertutto suonavano ogni tipo di musica, dal metal al blues.

Sono capitato davanti al Latitude, che anche quest'anno e' il quartier generale dell'industria musicale inglese, the "British Music Embassy" (Hello Italia? Siae? Fimi? Dove siete? C'e' qualcuno in casa?), pieno zeppo di tipi "british" che bevevano birra fumavano e chiacchieravano mentre sul palco suonava la bravissima funk lady Alice Russell seguita dai Proclaimers, lo storico duo scozzese dei gemelli occhialuti. Sentire la loro "A letter from America" e' stato un piacevole tuffo nel passato.

Insomma, la crisi c'e' ma non si vede? In realta' si vede e se ne vedono anche le reazioni. Questo e' un modo di divertirsi che costa poco. Una serata con gli amici in giro per locali puo' essere fantastica e costare l'equivalente di tre birre. Oggi su USA Today scrivono che molte bands, dagli U2 alla Dave Matthews Band, hanno drasticamente abbassato i prezzi dei biglietti per i loro concerti estivi. Se hai perso il lavoro certo non vai a caccia di un biglietto da 150 dollari. Ma se costa 20 magari una bella serata riesci a permettertela.

Tutto questo succcedeva ieri sera, ma il SXSW comincia oggi. Stamattina abbiamo fatto la solita fila per ritirare il badge. Anche gli artisti che suoneranno da stasera a sabato erano nella loro fila, volti sconosciuti di giovani con le stesse barbe e gli stessi jeans di chi faceva l'artista emergente negli anni '70, poi '80 e poi '90. Nell'attesa sentivamo frasi entusiaste come: "Lo vedi quello? E' il migliore amico di Sufjan Stevens!". Ed ora ci organizziamo la giornata, tra conferenze pomeridiane e concerti serali. Il South By Southwest e' cominciato, e noi, come ogni anno, ci sentiamo a casa, lontano da casa.

A piu' tardi per aggiornamenti.

Pubblicato alle 10:24 p.    

Dom - Marzo 1, 2009

Doctor Doctor Gimme the News


Live e djset in ospedale.



In Alice's Restaurant, (di 40 anni fa) Arlo Guthrie va a trovare il padre morente Woody in ospedale. Li', a fianco del letto, insieme ad un amico musicista del padre (Pete Seeger?), suona un breve set per il babbo. E' una delle scene piu' belle di quel film fricchettone. Mi commuove a tal punto che gli amici miei sanno gia' cosa dovranno fare se un giorno, prima di andarmene, dovro' passare da un letto di ospedale. Riporto con piacere, gioia, e molta stima verso i protagonisti della storia, questa notizia: ''Michael Bacon, con il fratello Kevin, attore e musicista, ha tenuto martedi scorso, un concerto affollatissimo all'Hard Rock Cafe' di New York, per raccogliere fondi per ''Musicians on Call'', un'organizzazione non-profit. La Musician On Call ha organizzato, dalla data della sua fondazione, il 1999, concerti o dj set per ben 125.000 degenti nei vari ospedali d'America. E la sua missione e' proprio questa, portare i live, o minimo far suonare dei dischi, davanti, a fianco, un letto d'ospedale dove chi e' in cura desidera della musica. Un po' come quei Pagliacci -li adoro- che portano sorrisi tra i reparti di un ospedale.
Per questo amo la musica. E chi la fa. E naturalmente i Pagliacci.

Policlinicooooo, dove attacco la spina?
Dj Pagliaccio.

Invito a colleghi e musicisti:
Dapposta che lo facevamo anche noi qui in Italia?
MOD a totale disposizione.
Per adesioni francesco@m-o-d.biz
Grazie.

Pubblicato alle 03:00 p.    

Lun - Gennaio 5, 2009

I Vecchietti Fanno O. Noi pure.


Perversione M-O-D del momento.



Il grande (e vecchio?) Jay-Ax sdogana il Vecchio.
Grazie zio dai nonnetti di qui.

(gira voce che la vera perversione qui sia questa. Ohssignore!)

Pubblicato alle 06:45 p.    

Previsioni musicali 2009.


Tocchera' di scarpetta?



Le previsioni per le Hottest new Bands per il 2009 di NME.
Noi, il nostro nome 2009 contiamo di dirvelo a colazione.
Presto.

Pubblicato alle 06:37 p.    

Ven - Gennaio 2, 2009

Perche' Bob Marley era unico.


Meglio soldi subito o i diritti di un pezzo per sempre?



Non c'e' bisogno di conoscere la storia dei dirittti d'autore di ''No Woman Non Cry'' per sapere che Marley era speciale.
Non solo come musicista, ma soprattutto come uomo.
Pero', in occasione della scomparsa ieri del ''co-autore'' del pezzo e' bene ricordarla.
Per un omaggio a Bob e per un ricordo di Vincent Ford che ''firmo' '' anche altri pezzi dei Wailers.
E perche' c'e' molto da imparare da una storia come questa.

Da Wikipedia
(...)No Woman, No Cry e' diventata famosa grazie a Bob Marley e al suo gruppo The Wailers.
La canzone fece una prima volta il giro del mondo nel 1974 grazie all’album registrato in studio Natty Dread. Tuttavia è forse più conosciuta la versione live contenuta nell’album del 1975 Live!, versione che è stata inserita nel greatest hits Legend. Sebbene fu scritta da Bob Marley stesso, i diritti d’autore di questa canzone furono intestati a "V. Ford". Vincent Ford (1940-2009) era un amico di Marley, direttore della mensa dei poveri di Trenchtown, il ghetto di Kingston in Jamaica, dove Marley è cresciuto. Le entrate provenienti dai diritti di questa canzone hanno assicurato la sopravvivenza e l’efficienza della mensa fino ai giorni nostri.
Una migliore resa del titolo nel creolo giamaicano potrebbe essere "No, woman, nuh cry". Il "nuh", che rende un suono vocale più contratto di "no", è l’equivalente della contrazione "don't".
La versione di Marley and the Wailers di No Woman, No Cry occupa il numero 37 nella Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone (...)

Pubblicato alle 11:33 p.    

Sab - Novembre 1, 2008

Bluesetto o scherzetto?


Bru' ci ha fatto un regalino per Halloween.


Pubblicato alle 02:57 p.    

Dom - Ottobre 5, 2008

Chiude iTunes Store.


Ingordigia ottusa.

dal piano industriale del National Music Publishers Association

Ovvero come tagliarsi le palle.
L'industri a discografica ha fatto delle enormi cazzate nei suoi piani di sviluppo, dal lancio dei cd in poi. E insieme alle associazioni dei diritti d'autore, editoriali ecc. Poi e' arrivata qualcuno come la APPLE che si inventa l'unica maniera per guadagnare ancora qualche soldo dalla vendita dei pezzi e degli album che non vendono un singolo pezzo di plastica nei negoz i '' normali''. E la compagnia del ridicolo del National Music Publishers' Association ha chiesto al Copyright Royalty Board di portare la sua percentuale su ogni pezzo venduto sugli iTunes Stores da 9 centesimi a 15 centesimi a pezzo. Incremento che dovrebbe esser pagato sia da APPLE, che dalla casa discografica e dai consumatori. Il vice presidente della APPLE per iTunes, Eddy Cue, ha detto chiaramente che questo aumento significherebbe mandare in perdita gli iTunes Store, e visto che sono stati aperti per guadagnare e non per perdere, verrebbero subito chiusi. Certo sarebbe un bel colpo di immagine per le etichette. La gente, scoprendo che APPLE vuole tenere i prezzi bassi,contro il volere dei proprietari dei diritti, susciterebbe l'ennesimo boicottaggio dei consumatori contro l'industria discografica.
E aumenterebbero solo i download illegali.
Per fortuna loro, nostra e di iTunes, il Copyright Royalty Board ha detto ''naaaa'' ai Publishers.

Pubblicato alle 08:04 p.    

Gio - Settembre 18, 2008

Papa Was A Rollin' Stone.


Settimana funesta. Se ne va anche Norman Whitfield.

''Lassu? Sicuri? Vabbe'. Arrivo.''

Cioe', che palle sta settimana. Wright, Rosso e anche un grande del funk. Norman Whitfield.
Basta solo l'elenco di alcuni pezzi che quell'uomo ha scritto per capire quanto sia stato importante:

Pas Was A Rollin' Stone
War
I Heard Through The Grapevine
I Know I'M Loosing You
You 're My Everything
Ball Of Confusion
e anche la stupidina
Car Wash
e basta anche solo che era un capo Motown.
Basta che almeno 3 pezzi suoi io li ho sempre in borsa (ma questo vale solo per me).
Qualsiasi supporto qualsiasi situazione.
Vabbe'.
Andate di session, amici via dischi che non ci siete piu' e che lassu' troverete grandi nomi della musica.
Babbo, fatti fare un autografo per me come quello che ti sei fatto fare tanti anni fa (molti anni fa) da Gigi Riva e io coglione non so piu' dov'e'.
Del resto non so piu' dove sei anche tu.
A parte lassu'.
Ciao ba', mi manchi.
Suono ora, bhe', ma che cazzo suono. Non vedo nulla. Gll occhi sono troppo bagnati. Fanculo.
In culo. A voi.
Cin.
Frog, fammi il piu' forte che sai tu.

Pubblicato alle 06:08 p.    

Ven - Luglio 25, 2008

Just live music. O gnocca da tv estiva?


Evitate JLM su Rai 2 la notte. Che poi non mi dormite.


Ho visto ieri notte JLM su Rai 2 . Puntata sugli Stones. Mi ci ero quasi puntato la sveglia per non perderlo. Ora me la sono puntata per ricordarmi di non capitarci mai piu' sopra.
E' un programma brutto, vecchio (scopiazza nella sua cifra tv sgrammaticata Non Solo Moda), ha una bella presentatrice, Perla Pendenza, che pero' e' la figura piu' distante dal rock mai apparsa in un programma del genere. Ripete a memoria i brutti e banali testi degli autori tutta preoccupata solo ad inarcare e gonfiare le labbra, avanti e indietro, su e giu', avanti e indietro, pausa, su e giu', un due tre quattro, un due tre quattro. A volume zero e' ancora piu' divertente in quel suo esercizio ginnico. Seduta su un cassone, con la chitarra in mano (?!?), sembra vendere materassi erotici. Il programma vantava poi: interviste a personaggii inutili (Lory Del Santo sugli Stones con aneddoti che anche l'ultimo dei fan ne ha di piu' interessanti e' stata la prima botta che mi stava facendo spegnere il tv); filmati di poco interesse (15 minuti, o se erano meno sembravano comunque 30, del video di It's Only R&R but I Like It, mandato quasi in loop nella prima parte), spezzoni live dei momenti peggiori degli Stones. Eppure Repubblica di ieri lo vantava (ma aveva riportato pari pari la velina dell'uffico stampa del programma).
Gli ho restituito l'amo e sono andato a dormire.
Ma ho avuto incubi in continuazione.
JLM veniva inserito in tutti i palinsesti tv e a tutte le ore occupandosi dei miei artisti preferiti.
Basta basta.
Mi sono svegliato e mi son guardatoun dvd di Hendrix.

Pubblicato alle 11:30 m.    

















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